Marachella Day - Progetto del concorso

Forum di Assago (MI), 21 Marzo 2004

E' riportato testuale dal documento originale, compreso sottolineature, grassetti e corsivi.

Gian Burrasca

   Premessa progetto:

Gian Burrasca

La riforma della scuola elementare apre nuovi spazi a iniziative di lavoro extracurricolare. L'Assessorato alla Cultura coglie l'occasione per proporre temi di approfondimento che possano arricchire i programmi del secondo e del terzo ciclo elementare.

Tema culturale: Il gioco-concorso didattico

Dopo il grande successo del gioco-concorso proposto lo scorso anno a tutte le scuole elementari della provincia dall’Assessorato alla cultura della Provincia di Milano, si è studiata per l’anno scolastico 2003-2004 un’analoga iniziativa ispirata questa volta alla figura di Gian Burrasca, il Giannino Stoppani nato dalla penna del fiorentino Luigi Bertelli (1858-1920), in arte Vamba (il nome del buffone dell’“Ivanhoe” di Scott).

Bertelli, noto al mondo degli adulti per la collaborazione a numerose riviste di satira politica e sociale, firmò diverse pubblicazioni per l’infanzia, in cui fuse felicemente propositi didascalici e umorismo. Tra tutte, quella più riuscita è senza dubbio Il giornalino di Gian Burrasca, brillante diario di un ragazzo vivace e un po’ ribelle. Prima di uscire in volume nel 1912, Il giornalino di Gian Burrasca fu pubblicato in 55 puntate tra il 1907 e il 1908 su Il giornalino della domenica, settimanale per i piccoli fondato e diretto dallo stesso Bertelli.

Nel panorama della letteratura italiana per ragazzi, Gian Burrasca è un caso interessante e in qualche modo unico. Non entrò mai nel canone scolastico dei libri per l’infanzia, come fece invece il Cuore di De Amicis, classico dei buoni sentimenti. Non ebbe il successo mondiale di Pinocchio, la favola italiana per eccellenza. Giannino Stoppani è un personaggio meno facile e meno universale, e forse anche per questo merita di essere conosciuto a fondo o quantomeno riscoperto. Certo, è un discolo, uno che ne combina di tutti i colori, ma non per puro ribellismo. Giannino legge la realtà che lo circonda e tira le conseguenze dei comportamenti degli adulti, ma usando i criteri che loro stessi gli hanno insegnato (senza mai, in realtà, metterli in pratica). Il piccolo mondo borghese in cui è nato gli appare in tutta la sua ipocrisia. Le sorelle (Ada, Luisa e Virginia) alla disperata ricerca di un marito, i pretendenti ridicoli e meschini, i medici che curano per denaro, gli educatori frustrati che trovano nell’autoritarismo la propria perduta identità, i politici e i preti che celano (male) la mancanza di passione e di fede.

Chiarendo i motivi ispiratori del "Gian Burrasca", Vamba scrisse che «i bambini sono germogli genuini della pianta umana, non ancora concimati da tutte le ipocrisie sociali né potati nelle loro fresche energie da leggi di convivenza e di convenienza, né piegati artificiosamente coi lacci di tutte le limitazioni, di tutte le convenzioni, di tutte le ridicolaggini che regolano la nostra esistenza nella collettività». Alla fine della sua storia Gian Burrasca capisce che «è inutile: il vero torto di noi ragazzi è uno solo: pigliar sul serio le teorie degli uomini [...] In generale accade questo: che i grandi insegnano ai piccini una quantità di cose belle e buone [...] ma guai se uno dei loro ottimi insegnamenti, nel momento di metterlo in pratica, urta i loro nervi, o i loro calcoli, o i loro interessi!».

Paladino dei piccoli, ma in fondo di principi adatti ad ogni età, Giannino osserva e descrive situazioni e persone con intelligenza e precisione, come tutti i bambini sanno fare (e gli adulti magari non ci fanno caso). Del suo personaggio è poi bene sottolineare la ricchezza di valori altissimi, l’amore per la libertà, per la patria. Gli adulti li hanno insegnati a Giannino e lui li ha presi sul serio, facendoli propri e utilizzandoli come bandiera per le importanti battaglie di ogni giorno.

Il mondo dello spettacolo, in particolare quello televisivo, ha dedicato a Gian Burrasca un vero capolavoro di quella che oggi chiamiamo fiction. Nel 1964 la Rai produsse infatti uno sceneggiato in 8 puntate diretto da Lina Wertmüller, fedelissimo al testo originale di Vamba e valorizzato dalla presenza di eccellenti attori. Nel cast, oltre a una giovanissima Rita Pavone nei panni di Giannino, anche Valeria Valeri, Ivo Garrani, Milena Vukotic, Lino Banfi, Carlo Croccolo, Paolo Ferrari, Arnoldo Foà e Bice Valori. La sigla dello sceneggiato, Viva la pappa col pomodoro, che tutti ricordano, fu composta da un celebre compositore di musica da film, Nino Rota.

Gli infiniti spunti che offre questo piccolo gioiello della letteratura italiana per ragazzi suggeriscono la proposta agli studenti delle scuole elementari, per l’anno scolastico 2003-2004, di un gioco-concorso che promuova una lettura approfondita, e per alcuni forse una riscoperta, del Giornalino di Gian Burrasca.

Nella fase iniziale del concorso, parallelamente al lavoro di lettura in classe di una versione ridotta del Giornalino di Gian Burrasca, la Provincia potrebbe organizzare la distribuzione di un poster (fronte/retro) nel quale venga riproposta, oltre al regolamento dei due differenti giochi-concorso didattici, come strumento per far conoscere l’opera ai ragazzi e renderla loro sempre più familiare.

Dati di riferimento:

L’iniziativa proposta è riferita agli alunni delle scuole elementari pubbliche e private della Provincia di Milano. I dati di riferimento risultano pari a: 159.300 alunni, 8.050 classi raggruppate in 722 istituti.

Scopo dell’iniziativa:

Scopo del gioco-concorso di quest’anno è anzitutto quello di stimolare gli studenti alla lettura di un classico della letteratura italiana per ragazzi, guidandoli nella riflessione e nell’approfondimento di ciò che leggono. Il metodo proposto ai ragazzi è quello di situare la vicenda nel suo particolare contesto storico, di imparare a conoscere i personaggi in tutte le loro sfumature, di ricostruire il messaggio che l’autore intendeva comunicare con la sua opera.

Articolazione temporale dell’intero progetto:
Complessivamente l’intera iniziativa si svilupperà in un arco temporale di poco più di 5 mesi, coprendo un periodo che va da martedì 28 ottobre ’03 - data della conferenza stampa di lancio da parte dell’Assessore Iannace e della contemporanea presentazione del Progetto ai Dirigenti Scolastici ed insegnanti delegati - a domenica 21 marzo 2004, data prevista per la cerimonia di premiazione dei vincitori dei due concorsi, con esposizione dei migliori lavori, all’interno di un grande evento di chiusura della stessa iniziativa (Marachella Day). Tale evento verrà organizzato presso un’ampia location Fila-Forum) dove saranno invitati a partecipare tutti gli alunni delle classi che avranno aderito all’iniziativa, accompagnati dai propri insegnanti e genitori.

Nella settimana dal 3 al 7 novembre 2003 infatti, i circa 8.000 insegnanti prevalenti delle scuole elementari della Provincia di Milano riceveranno una pubblicazione di 48 pagine contenente cenni biografici sull'autore e contesto storico dell’opera, intenti e motivazioni dell'autore, e soprattutto una versione sintetica del Giornalino. Contemporaneamente, i circa 160.000 alunni del secondo e del terzo ciclo delle scuole elementari della Provincia di Milano riceveranno il poster biografico di Gian Burrasca, che conterrà inoltre le indicazioni di partecipazione al concorso.

Il poster biografico di Gian Burrasca descriverà in modo colorato e divertente la nascita e la storia del Giornalino. Lo scopo di questo strumento è quello di offrire ai ragazzi informazioni sul libro, ma anche di suggerire la possibilità per ciascuno di tenere un proprio diario in cui annotare gli infiniti spunti che la realtà intorno a noi offre a grandi e piccini.

Sullo stesso strumento gli studenti troveranno il Regolamento del concorso didattico-creativo, cui saranno invitati a partecipare come classe, producendo lavori di gruppo.

Sullo stesso regolamento saranno inoltre descritti i premi che spetteranno ai vincitori dei due concorsi.

Le classi avranno quindi la possibilità di approfondire in un modo diverso il tema di Gian Burrasca, grazie ad un lavoro sugli strumenti offerti loro dall’Assessorato Cultura della Provincia di Milano, sino a sabato 21 febbraio 2004, data di consegna di tutti gli elaborati presso la sede di Staff.

Staff provvederà alla pre-selezione degli elaborati ed alla presentazione degli stessi entro il 3 marzo 2004 ad una commissione ad hoc, istituita dallo stesso Assessore alla Cultura, la quale avrà il compito di selezionare i migliori elaborati dei due concorsi entro sabato 6 marzo.

Domenica 21 marzo 2004, in concomitanza con il primo giorno di primavera, all’interno del già annunciato Gian Burrasca Day (o Marachella Day o Giornata del Balos), saranno premiate le 6 classi vincitrici dei concorsi all’interno di uno spettacolo su Gian Burrasca prodotto in esclusiva per la Provincia di Milano.

 
Il Concorso didattico-creativo rivolto alle classi:

Il concorso si articolerà in due sezioni, per ciascuna delle quali saranno assegnati tre premi. Ogni classe che sceglierà di partecipare dovrà produrre un lavoro seguendo le indicazioni di seguito riportate:

Sezione A – per gli studenti della 1a e 2a   elementare –

Calendario (collage su cartoncino) nel formato 70 x 50 cm.

Ogni classe sceglierà un episodio del Giornalino che ha particolarmente colpito i ragazzi. Ogni alunno della classe illustrerà uno dei personaggi (o altri elementi) che compaiono nel racconto; sotto la guida dell’insegnante le figure saranno poi ritagliate e applicate sul cartoncino in modo da costituire una rappresentazione fedele alla vicenda, ma fantasiosa nella realizzazione.

A scelta dell’insegnante, il collage potrà articolarsi in una serie di scene consecutive o svilupparsi come un’unica, sintetica, raffigurazione dell’episodio scelto.

I bambini potranno essere guidati, nel disegnare i vari personaggi, dalle descrizioni, sempre ricche e dettagliate, dell’autore e dagli stessi personalissimi disegni di Vamba. L’obiettivo, in questo caso, non sarà quello di copiarli, ma di apprezzarne l’espressività e di provare a riprodurre i sentimenti dei personaggi (sorpresa, gioia, ira, ecc) nei volti e nei gesti disegnati, imparando dal pathos che Giannino mette nel rappresentare le vicende di cui è protagonista.

Sezione B – per gli studenti della 3a, 4a e 5a elementare -

Testo collettivo contenente l’invenzione di una nuova pagina del diario di Giannino Stoppani, citando alcuni dei personaggi già presenti nel Giornalino e aggiungendone di nuovi. Questi ultimi dovranno essere dei possibili protagonisti del piccolo mondo di Gian Burrasca, eventuali ospiti del salotto di casa, parenti, pretendenti delle sorelle, leali compagni di Giannino.

Nella narrazione dell’episodio i bambini dovranno tenere conto del carattere del personaggio così come è stato delineato da Vamba, raccontandolo e ambientandolo, inoltre, in modo coerente con il resto della storia, all’interno della quale l’episodio potrebbe idealmente inserirsi.

Il racconto, frutto di un lavoro collettivo, potrà essere presentato su fogli protocollo (massimo 2 fogli = 8 facciate), battuto a macchina, o scritto al computer e stampato su fogli A4 (massimo 8).

L’elaborato presuppone una lettura del libro particolarmente attenta al linguaggio e allo stile dello scrittore, e incoraggia inoltre un approfondimento sul personaggio e un lavoro d’ambientazione in un diverso periodo storico non così lontano, ma assai diverso dal nostro.

Materiale di supporto che verrà distribuito in tutte le scuole:

  1. Pubblicazione di 48 pag. rivisitando la figura di Gian Burrasca per tutti gli insegnanti di lettere (Q.tà 8.100 pz.)

  2. Manifesto con: mini-biografia di Gian Burrasca e regolamento di partecipazione al gioco con descrizione premi (Q.tà 160.000 pz.)

  3. Cartellette stampa e carta intestata istituzionale dell’evento.