Depuratore di Nosedo

Martedì 2 Novembre 2004.

Le acque piovane, le acque di scarico dei lavandini, dei bagni, delle industrie, vengono raccolte nelle fognature.

Attraverso questa fitta rete sotterranea, formata da tubi di dimensioni variabili, le acque degli scarichi vengono convogliate all’impianto di depurazione.

Alcuni depuratori sono già funzionanti in provincia di Milano, altri sono in costruzione.

Il depuratore di Nosedo, inaugurato nel 2003,  è uno dei più grandi e più moderni d’Europa, si trova a sud di Milano, vicino all’Abbazia di Chiaravalle, poco distante dalla nostra scuola.

 

 

Siamo stati accolti dall’ing. Roberto Mazzini, responsabile del posto.

E’ salito sul pullman, ci ha salutato e ci ha spiegato dove ci trovavamo.

Il maxi-depuratore di Nosedo rappresenta la stazione terminale di una rete di raccolta delle acque di scarico provenienti dalla zona centro-orientale della città di Milano.

Ci ha detto che l’impianto è costituito da grandi vasche e da macchinari molto complessi che, attraverso numerosi processi, trattano gli scarichi separando dall’acqua i composti inquinanti.

Ci ha poi accompagnato nella sala riunioni per consegnarci caschetto e pass. Qui abbiamo incontrato il Dottor Massimo Calenda, responsabile dello staff dei Giovani Imprenditori di Assolombarda con il quale stiamo collaborando al progetto Il pieno d’acqua per favore!.

Una volta pronti, ci siamo avviati al reparto dove entra l’acqua proveniente dalla fogna della città di Milano.

Che puzza! Per fortuna dei grossi tubi aspirano tutti gli odori!

Dapprima vengono separati i materiali più grossi, come pezzi di legno e di plastica, con una griglia  posta attraverso il canale di ingresso dell’impianto.

Poi vengono lasciati depositare sul fondo di alcune vasche i materiali più fini e pesanti come la sabbia (dissabbiatori);

contemporaneamente gli oli che, essendo più leggeri galleggiano, vengono rimossi dalla superficie dell’acqua.

Una volta liberati da questi elementi, gli scarichi contengono però ancora gran parte delle sostanze inquinanti.

Esse vengono eliminate da colonie di batteri che vivono in grandi vasche in cui viene immessa continuamente dell’aria: l’ossigeno, infatti, favorisce lo sviluppo dei batteri.

Questi batteri si nutrono delle sostanze inquinanti e si moltiplicano rapidamente costituendo i fanghi attivi, così chiamati perché sono i principali artefici del processo di depurazione.

I fanghi vengono trattati e smaltiti con appositi processi di addensamento e disidratazione.

Questi batteri li abbiamo osservati  al microscopio elettronico!

 

Subito dopo siamo andati a visitare il laboratorio, dove analizzano giornalmente le acque.

 

Una visita alla terrazza, da dove si domina tutto il Depuratore, non poteva mancare.

 

 

Infine siamo andati nella sala controllo, dove i computer sorvegliano tutte le operazioni.

 

 

Qui ci hanno offerto pasticcini e bibite, che fantastica ospitalità!

Finita la merenda siamo andati a vedere la cascata dell’acqua depurata che, dopo un ultimo  processo di filtrazione su sabbia e disinfezione, ritorna nei canali : l'emissario Nosedo, la roggia Vettabbia e il canale Redefossi.

Ben presto tutta l’area intorno al Depuratore di Nosedo sarà bonificata e riqualificata. Diventerà un bellissimo parco ricco di piante e verde con una pista ciclopedonale.

 

Alle 12,30 la nostra visita è terminata, era ora di rientrare a scuola.

Che mattinata interessante!

 

Grazie a tutti coloro che lavorano all’impianto, ci hanno accolto con pazienza e tanta, tanta simpatia!