Bambini "all'Opera" 2a

Perché questo progetto si chiama Opera Domani? Non possiamo andare all'Opera anche oggi? (rd)

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L’anno scorso “L’elisir d’amore” ci ha appassionato tantissimo,  abbiamo imparato tante cose sull’Opera Lirica e ci siamo impegnati  cantare. Quest’anno  non vediamo l’ora di cominciare!

“L’Amore delle tre melarance” ,  che titolo strano…, di Sergej Prokof’ev…,

 

ma è il musicista di “Pierino e il Lupo”!

 

Roberta ci ha detto che Prokof’ev era un bambino prodigio, che ha faticato molto ad accettare le regole e la disciplina a scuola, insomma, ci sta già simpatico!

Ora siamo ansiosi di scoprire tutto sulle “tre melarance” …

 

  

 

 

 

La Storia

L’amore delle tre melarance
Chicago, Opera House, 30 dicembre 1921

 

Musica di Sergej Prokof’ev  (Ucraina 1891- Mosca 1953)

Libretto proprio, dalla commedia omonima, di Carlo Gozzi  (Venezia 1720 - 1804)

 

Personaggi

Re Basso

Principe suo figlio Tenore

Principessa Clarice, nipote del re Contralto

Leandro, primo ministro Baritono

Truffaldino, buffone Tenore

Pantalone, consigliere del re Baritono

Mago Celio, protegge il Re Basso

Fata Morgana, strega, protegge Leandro Soprano

Linetta, principessa delle melarance Contralto

Nicoletta,principessa delle melarance Mezzosoprano

Ninetta, principessa delle melarance Soprano

Cuoca Basso

Smeraldina, aiuta Morgana Mezzosoprano

2 Originali, 2 Comici, 2 Tragici, 2 Lirici, 2 Scervellati

Medici, diavoli, cortigiani Ragazzi

 

Prologo

Impersonati da diverse sezioni del coro, i Tragici, i Comici, i Lirici e gli Scervellati  discutono sullo spettacolo che sta per iniziare, reclamando intrecci eroici e sentimentali. Ma intervengono gli Originali  a proclamare che l’autentico teatro è quello che si rappresenterà: ‘L’amore delle tre Melarance’.

Atto primo

Nel palazzo del Re  i medici di corte pronunciano il loro verdetto sulla misteriosa malattia che affligge il Principe: guarirà solo se riuscirà a ridere. Il re è disperato dalla prospettiva della perdita del figlio e dell’ascesa al trono della detestata nipote Clarissa; Pantalone, consigliere del Re,  propone allora che si proclamino feste e mascherate per risollevare l’animo del Principe. Nel frattempo,  il mago Celio gioca a carte con la fata Morgana la sorte del principe, ma ne è sconfitto. Intanto Clarissa e Leandro tramano contro il principe e si accordano per strappargli il trono come regina e principe consorte.  Alla loro congiura si unisce Smeraldina, la serva di Morgana.

Atto secondo

Il principe  è sempre  in preda alla tristezza e alla malattia. Truffaldino, il buffone di corte,  lo invita inutilmente a prender parte ai festeggiamenti in suo onore finché, esasperato, getta tutti i medicinali dalla finestra. Truffaldino finalmente riesce a convincere il Principe ad assistere alle feste di corte. Alla festa sopraggiunge Morgana, travestita da vecchia signora. Truffaldino la riconosce e si adopera per scacciare l’indesiderata intrusa. Messa in fuga, la Fata inciampa e cade a gambe levate, suscitando finalmente le sospirate risa del Principe. Presto però l’allegria è raggelata dalla maledizione che la Fata lancia contro il Principe. Sarà stregato dall’amore per tre Melarance prigioniere della Maga Creonta, una terribile cuoca amica di Morgana. Il Principe dovrà liberarle se desidera avere pace, così accetta la sfida. Invano suo padre,  il Re,  cerca di trattenerlo, egli parte alla ricerca  delle tre Principesse accompagnato da Truffaldino.

Atto terzo

Durante il lungo viaggio il Mago Celio cerca di proteggere il Principe e Truffaldino; ma il Mago  sa bene che essendo stato sconfitto alle carte da Morgana, i suoi poteri sono inefficaci. Celio appare ai suoi protetti: consegna loro un anello da usare contro la Maga Creonta e dice loro di aprire le melarance solo dove troveranno acqua in abbondanza. I due arrivano finalmente al castello della Maga Creonta . Davanti al castello di Creonta, una gigantesca cuoca, che è pronta a uccidere chiunque e le tre melarance con un colpo del suo cucchiaio da minestra. Grazie all’anello donato da Celio e mostratole da Truffaldino, la cuoca non si accorge che il Principe, si introduce nella cucina e si impossessa delle tre melarance, ognuna delle quali ha le dimensioni di una testa umana. I due fuggono dal castello e riprendono la strada del deserto. Una volta là, Truffaldino è tormentato dalla sete e, approfittando del sonno del Principe, disubbidisce all’ordine del mago Celio  aprendo una delle melarance. Ne esce Linetta, una delle principesse,  che chiede disperatamente da bere, o per lei sarà la morte. Preso dalla disperazione, Truffaldino apre la seconda melarancia e appare Nicoletta, un’altra principessa: entrambe muoiono per la sete mentre Truffaldino fugge disperato. Al suo risveglio il Principe apre la terza melarancia e ne esce la principessa Ninetta, la più bella delle tre, di cui subito s’innamora venendone ricambiato. Anche Ninetta sarebbe destinata a morire di sete se in suo soccorso non  comparisse sulla scena un provvidenziale secchio d’acqua. Ninetta e il Principe  decidono di sposarsi e di avvisare il Re di preparare una grande festa . Su richiesta di Ninetta, il Principe si allontana  lasciandola sola nel deserto per procurarle le vesti adatte a presentarsi al palazzo del Re. Approfittando della sua assenza sopraggiungono la fata Morgana e Smeraldina che tramutano la povera Ninetta in un grosso topo, poi Smeraldina  prende il suo posto. Al ritorno del Principe, con tanto di corteo regale, il Principe si accorge ce è non è Ninetta quella che lo stava aspettando e fiuta di sposarla. Suo padre, che non comprende quello che sta accadendo,  lo obbliga a rispettare la promessa della parola regale.

Atto quarto .

Il mago Celio e la fata Morgana si scontrano di nuovo, scambiandosi accuse e offese. Celio sta per soccombere ma gli Originali lasciano i loro posti e intervengono in suo favore rinchiudendo Morgana nella torre. Nella sala del trono del palazzo del Re giunge il corteo regale, si scopre il drappo che nasconde il trono riservato alla principessa ma, tra lo sconcerto generale, vi appare seduta Ninetta a forma di grosso topo. Mentre sta per essere scacciata dalle guardie del Re, Celio interviene e con la sua magia le restituisce le vere fattezze umane. La congiura di Clarissa, Leandro e Smeraldina è allora smascherata: il Re condanna i traditori, ma questi si danno alla fuga e vengono inseguiti invano finché la fata Morgana non interviene a salvarli dalla punizione scomparendo per incanto insieme a loro. Finalmente tutti possono festeggiare il Principe e la Principessa.

 

 

 

I Canti

PRIMO CORO “I MEDICI”:

Mal di fegato, asma cronica, nervi depressi,

acidità, travaso di bile, frequentissimi deliqui,

tosse tormentosa, singulto convulso, terribile insonnia,

segni d’inappetenza, palpitazione di cuore con vertigini...

Crampi allo stomaco, tetri pensieri, lugubri presagi,

indifferenza verso la vita, indole apatica, nera malinconia,

pericolosa malinconia con malessere generale...

Soffre di una malattia che riteniamo indecifrabile

Soffre di una malattia che riteniamo indecifrabile

Non c’è cura!

 

SECONDO CORO “I PICCOLI DIAVOLI”:

fata, fata, fata, fata,fata, fata, fata, farafara

fata, fata, fata, fata, fata, fata, fata farafara

fata, fata, fata, fata, fata, fata,fata, muori muori

Mago Mago Mago Mago Mago Mago Mago muori muori

Mago Mago Mago Mago Mago Mago Mago farafara

fata fata fata fata fata .. farafara

fata fata fata fata fata .. muori muori

Mago Mago sì

perdi tutto si

perdi tutto si

perdi tutto si

perdi tutto si

perdi tutto si

dai che ce la fai

dai che ce la fai

dai che ce la fai

dai che ce la fai

vinci!

gioca la tua carta

gioca la tua carta

gioca la tua carta

gioca la tua carta

vinci!

fata vinci tutto

fata vinci tutto

fata vinci tutto

fata vinci tutto

fata vinci tutto

vinci la partita

vinci la partita

batti Mago Celio

batti Mago Celio

viva viva

fata Morgana

fata Morgana

fata Morgana

fata Morgana

fata Morgana

 

TERZO CORO “ENTRATA DEI CORTIGIANI”:

Noi chiediamo al nostro principe

Se per noi, se con noi riderà:

Riderà? Non riderà?

Truffaldin ce la farà?

Noi lo speriamo, chissà!

Sorridiamo al nostro principe

Che per noi, che con noi riderà,

Riderà? Non riderà?

Truffaldin ce la farà?

Non lo sappiamo,

Speriam!

 

QUARTO CORO “LA CORTE E TRUFFALDINO”:

Bravo, bravo, bravo.

Bravo, bravo, bravo.

Molto interessante!

Molto interessante!

Bravo bravo, bravo, bravo.

Bravo, bravo, bravo.

Molto interessante

molto interessante

bravo, bravo, bravo, bravo.

 

QUINTO CORO “I RIDICOLI”:

Fata Morgana, noi veniamo per affari.

Fata Morgana, noi con te parlar vogliamo.

Solo due parole, solo due parole, ti sussurreremo nell’orecchio.

Più presso t’accosta

e senti che cosa noi

altri diremo.

Fata Morgana! Fata Morgana! Hop!

 

SESTO CORO “SECONDA ENTRATA DEI CORTIGIANI”:

Salutiamo il nostro Principe,

ed il Re, viva il Re, Sua Maestà

oggi qui noi prepariam

il più bel cerimonial

Vi salutiamo Maestà

 

SETTIMO CORO “GRAN FINALE”:

Evviva il nostro re

Evviva il nostro Re, il Principe e la sposa!

 

 

Il laboratorio di musica

 

 

Martedì 26 Aprile 2005

 

Lidia, una esperta di canto e di opera lirica dell’As.Li.Co.,  è venuta a scuola e ci ha fatto una lezione bellissima  sull’opera “l’Amore delle tre melarance” che stiamo preparando.

Siamo quasi pronti per cantare… il 27 Maggio  andremo  a teatro

 

 

 

 

e, finalmente...

L’amore delle tre melarance

Venerdì 27 Maggio 2005

Al Teatro dell’Arte di Milano

Finalmente tutti pronti a cantare!

Con le nostre maschere da diavoletti,

i guanti per interpretare i medici,

le nostre magliette colorate gialle, verdi, arancioni,

il teatro era pieno di colori e di allegria.

E’ stato un bellissimo spettacolo,

l’opera di Prokof’ev ci ha davvero conquistato!